sabato 16 marzo 2013

Caserecce con verza e pitina

Ieri sera ero già a letto quando telefona mio figlio Andrea e mi dice:
 "Ho la pitina  e devo fare una pasta come si fa???"
 io chiedo:  "Hai delle verze"..e lui..."non sono mica un supermercato"...
"e allora dimmi  che cosa hai nel frigo??"
...ora non so cosa lui ha combinato, ma ecco qua la mia ricetta...




ingredienti
(per 6 persone)
1 pitina
1 piccola verza croccante
1 scalogno
prezzemolo
burro
1 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe


   Vorrei trasmettervi il profumo che emana mentre la fotografo tra l'affumicato e il mix di erbe selvatiche.
Pitina ...è la storia di un salume che andava scomparendo e che ha ritrovato nuove attenzioni è tipica della montagna pordenonese, una specie di polpetta di 100-200 grammi di peso formata da un composto di carne tritata di capra e di pecora o di capriolo o camoscio o maiale, questa è di puro manzo aromatizzata con sale, pepe,aglio, finocchio ed erbe selvatiche, ricoperta di un lieve strato di farina di mais. L'affumicatura avviene a caldo dalla combustione di legno di faggio, bacche di ginepro, rosmarino e alloro. Si consuma fresca e cruda ma anche cotta come si fa con la salsiccia.



Sminuzzate la pitina e tagliate in maniera grossolana la verza. In una padella fare dorare con un pò d'olio lo scalogno tritato, unire la verza e lasciatela brasare per 10-15 minuti, aggiungere la pitina, quindi versate il bicchiere di vino bianco e lasciar asciugare, aggiustate di sale e pepe. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, quando sarà al dente scolatela e unitela al sugo. Amalgamate bene il tutto lasciando cuocere per un paio di minuti, aggiungete una noce di burro e del prezzemolo tritato e servire.

Buona Domenica a tutti!!!

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